martedì 7 ottobre 2014

IKEA: due importanti richiami per la sicurezza

Ikea richiama la sua Pasta Integrale e l' Altalena per Bambini.

Dal sito dell' azienda:

IKEA invita i clienti a restituire la pasta integrale a forma di alce, PASTAÄLGAR FULLKORN, e la pasta a forma di alce, PASTAÄLGAR per via della presenza di soia non dichiarata sull’etichetta

01/10/2014
 
IKEA informa i clienti che la pasta integrale a forma di alce, PASTAÄLGAR FULLKORN, e la pasta a forma di alce, PASTAÄLGAR, in vendita alla Bottega Svedese, possono contenere soia, non dichiarata sull’etichetta del prodotto. Come misura precauzionale, questi prodotti, con qualsiasi data di produzione, vengono ritirati dal mercato.

La soia è un allergene e le persone che ne sono allergiche possono manifestare una reazione allergica mangiando il prodotto.

Il prodotto è sicuro per le persone non allergiche e non intolleranti alla soia.

I clienti allergici o intolleranti alla soia sono invitati a riportare PASTAÄLGAR FULLKORN e PASTAÄLGAR in qualsiasi negozio IKEA dove riceveranno il rimborso.

Ci scusiamo per eventuali disagi provocati.

Per ulteriori informazioni, contatta il Servizio Clienti al numero verde 800 92 46 46, dalle 9 alle 20, da lunedì a sabato.

IKEA invita i clienti a restituire l’altalena GUNGGUNG per rischio di lesioni

16/09/2014
IKEA invita i clienti che hanno acquistato un’altalena GUNGGUNG a toglierla immediatamente dalla portata dei bambini e a riportarla in qualsiasi negozio IKEA dove riceveranno il rimborso.

In seguito ad alcune segnalazioni di incidenti, è emerso che gli accessori di sospensione non soddisfano i requisiti di qualità IKEA, con conseguente rischio di gravi lesioni.

In Italia l’altalena per bambini GUNGGUNG è stata venduta dal 1 marzo 2014.

Per ricevere il rimborso non è richiesto lo scontrino fiscale. Per ulteriori informazioni contatta il Servizio Clienti al numero verde 800 92 46 46, dalle 9 alle 20, da lunedì a sabato. 

lunedì 22 settembre 2014

TELEFONINO GIOCATTOLO RITIRATO DAL MERCATO

Elevato pericolo di incendio per il telefonino giocattolo della "B." fabbrica di giocattoli
Il prodotto, dato lo scarso isolante e la poca cura nella costruzione, potrebbe avere un corto circuito ed incendiare l' area circostante, o peggio, ustionare i bambini.


Non vi è, inoltre, nessuna indicazione su come rimuovere correttamente le batterie interne.
Il prodotto non è conforme alla Direttiva Europea di sicurezza dei giocattoli: EN62115




domenica 14 settembre 2014

GOOGLE PLAYSTORE: DUE ORE PER POTER ANNULLARE UN ACQUISTO

Dopo le forti polemiche sull' acquisto di APP da parte di bambini non autorizzati dai genitori che ha coinvolto il PLAY-STORE di Google e che ha portato ad un rimborso milionario da parte dell' azienda, ora Google anticipa tutti i competitors ed innalza il tempo di annullamento di APP acquistate dai 15 minuti alle due ore.

Di seguito tutta la procedura dal sito ufficiale

"Hai tempo due ore per annullare un ordine. Per trovare il pulsante "Rimborso" e annullare l'ordine, procedi nel seguente modo:

Apri l'app Google Play Store Google Play Store sul dispositivo.

  1. Tocca l'icona del Play Store Google Play Store > Le mie app.
  2. Cerca l'app acquistata che desideri annullare e toccala per aprire la relativa pagina dei dettagli.
  3. Durante questo periodo di due ore, sono disponibili le opzioni "Apri" o "Rimborso": tocca quest'ultima per annullare l'ordine.
Se annulli l'ordine entro le prime due ore, l'importo non verrà addebitato sulla tua carta di credito o di debito. Le eventuali transazioni sul tuo estratto conto sono solo autorizzazioni.

Annullamenti automatici

Se acquisti un'applicazione sul sito web di Google Play ma non scarichi l'applicazione sul dispositivo entro due ore dall'acquisto, l'acquisto verrà annullato automaticamente. Gli ordini che vengono annullati automaticamente perché l'app non è stata scaricata potrebbero non essere ripristinati e dovrai ritentare l'acquisto.

Richiesta di annullamento dopo la finestra di due ore

Google non può annullare ordini per conto del venditore. Per contattare il venditore al fine di richiedere l'annullamento o per avere informazioni in merito, procedi nel seguente modo:
  1. Accedi al tuo account Google Wallet all'indirizzo https://wallet.google.com/manage.
  2. Seleziona una transazione per visualizzare la ricevuta.
  3. Utilizza il link di contatto nella sezione "Domande o dubbi?" per contattare un venditore.
Il venditore può soddisfare o meno la tua richiesta di annullamento in base alle proprie norme. Gli ordini annullati vengono rimborsati automaticamente e non possono essere ripristinati.

Gestione degli annullamenti per carte rifiutate

Nel caso in cui l'ordine venga annullato perché la tua carta è stata rifiutata, prima di rieseguire l'ordine dovrai cambiare il metodo di pagamento oppure aggiornare i dati della carta attuali. Per aggiornare i tuoi dati di pagamento, procedi nel seguente modo:
  1. Accedi al tuo account Google Wallet all'indirizzo https://wallet.google.com/manage.
  2. Seleziona Metodi di pagamento nel menu principale.
  3. Seleziona il pulsante Aggiungi per aggiungere un metodo di pagamento.
    • Se desideri utilizzare questa carta come metodo di pagamento predefinito, seleziona Imposta come predefinito.
  4. Salva la nuova carta.

venerdì 12 settembre 2014

HP DOVRA' RIMBORSARE IL COSTO DEL SOFTWARE PREINSTALLATO NON RICHIESTO

Epocale sentenza della Cassazione, secondo i giudici i clienti possono chiedere il rimborso del prezzo pagato per la licenza d'uso di software che non si intende utilizzare. Inoltre la stessa corte ha definito una pratica commerciale forzosa l' utilizzo di software preinstallato non richiesto.

Chi acquista un Pc/Notebook/Netbook con già preinstallato un sistema operativo può rifiutarsi di utilizzarlo, non sottoscrivere la licenza d’uso, restituirlo e chiedere al venditore il rimborso del prezzo dei programmi che decide di “rispedire al mittente”. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione, che ha dato torto ad Hewlett-Packard
"Chi acquista un computer sul quale sia stato preinstallato dal produttore un determinato software di funzionamento (sistema operativo) ha il diritto, qualora non intenda accettare le condizioni della licenza d'uso del software propostegli al primo avvio del computer, di trattenere quest'ultimo restituendo il solo software oggetto della licenza non accettata, a fronte del rimborso della parte di prezzo ad esso specificamente riferibile", afferma la sentenza, che ha disposto il rimborso da 140 euro a un consumatore fiorentino.

“Nell'accertata assenza di controindicazioni tecnologiche - stabilisce la Cassazione -  l'impacchettamento alla fonte di hardware e sistema operativo Windows-Microsoft (così come avverrebbe per qualsiasi altro sistema operativo a pagamento) risponderebbe, infatti, nella sostanza, a una politica commerciale finalizzata alla diffusione forzosa di quest' ultimo nella grande distribuzione dell'hardware (quantomeno in quella, largamente maggioritaria, facente capo ai marchi Oem più affermati)”.

martedì 9 settembre 2014

USA: GOOGLE DOVRA' RISARCIRE 19 MILIONI DI DOLLARI PER ACQUISTI DI APP FATTE DAI BAMBINI

Google sarà obbligata a risarcire 19 milioni di dollari di transazioni di App scaricate e acquistate da bambini senza il consenso dei genitori. E' quanto deciso dalla Federal Trade Commission
Google ha accettato il patteggiamento, nel processo in cui era accusata di aver guadagnato in maniera non corretta, tramite il download di App da parte di bambini senza l’autorizzazione da parte dei genitori.
L’importante cifra di 19 milioni è stata calcolata partendo da transazioni di acquisto a partire dal 2011 tramite il canale ufficiale Play Store. Il massimo del danno è legato ad applicazioni apparentemente gratuite che poi prevedevano acquisti all’ interno dall’ app durante le fasi di utilizzo e per le quali i bambini non erano in grado di distinguere un acquisto da un semplice link.
Adesso le varie APP hanno un avviso di conferma prima di acquistare, ma sembra che anche questa nuova funzione di sicurezza non sia ancora sufficiente, ed ora Google oltre a risarcire i 19 milioni dovrà ulteriormente rivedere il sistema di autorizzazione all’ acquisto tramite il play store.