LIMITE - Nell’autunno del 2012 erano andate
in pensione le ultime vecchie energivore lampadine, quelle da 100W, in base
alla normativa comunitaria entrata in vigore tre anni prima. Ora la scure della
Ue si abbatte sugli aspirapolvere: da settembre 2014, infatti, i nuovi
aspirapolvere non potranno più avere un motore che supera la «potenza nominale»
di 1600W, mentre dal 1° settembre 2017, la potenza massima verrà ridotta a 900W
e il limite di rumore fissato a non più di 80 decibel. Non basta: tra tre anni,
la capacità di aspirazione degli apparecchi di nuova generazione dovrà disporre
di oltre il 98 per cento da suolo duro e del 75 per cento da suolo morbido.
Inoltre, il motore dovrà garantire almeno 500 ore di prestazione. La classifica
di ogni apparecchio verrà evidenziata su delle apposite etichette, simili a
quelle esistenti sui frigoriferi e lavatrici.
PREZZI - Per il produttore tedesco Miele, leader nel settore
degli elettrodomestici, il limite a 900W è una «sfida» non indifferente, mentre
l’olandese Philips spiega di avere al momento solo due modelli di aspirapolvere
che soddisfano tutti i criteri. Quest’ultimo ritiene però che i prezzi non
aumenteranno, perlomeno per quanto riguarda la prima generazione di
aspirapolvere, sul mercato da settembre. Sul piede di guerra, invece, il
colosso inglese Dyson che ha presentato un ricorso alla Corte di Giustizia. Coi
suoi famosi apparecchi senza sacco, Dyson si ritiene svantaggiato. Viceversa,
sono esclusi dalla direttiva Ue gli aspirapolvere robot.
RISPARMIO - La modifica, in ogni caso,
comporterà una vera e propria rivoluzione sul mercato. La Commissione europea
ci ha messo dodici anni per convincere le industrie produttrici ad accettare il
nuovo quadro regolamentare. Cosa cambia per il consumatore? Con gli
aspirapolvere meno potenti gli utilizzatori risparmieranno circa metà
dell’energia rispetto agli apparecchi tradizionali. Non dovrebbe risentirne la
capacità di aspirare lo sporco dal suolo. Secondo alcune statistiche gli
aspirapolvere vengono cambiati una volta ogni sette-otto anni e utilizzati per
una media di circa un’ora al mese.
FONTE CORRIERE DELLA SERA
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