lunedì 28 aprile 2014

L'UNIONE EUROPEA CONTRO GLI ASPIRAPOLVERE PIU' POTENTI

La prima è stata la lampadina ad incandescenza. Ora l’Unione europea mette al bando gli aspirapolvere che divorano troppa energia: dal 1° settembre, infatti, gli apparecchi venduti non potranno superare la potenza massima di 1600 watt, che si ridurranno a 900 dal 2017. Una rivoluzione per i consumatori, un grattacapo per i produttori.

LIMITE - Nell’autunno del 2012 erano andate in pensione le ultime vecchie energivore lampadine, quelle da 100W, in base alla normativa comunitaria entrata in vigore tre anni prima. Ora la scure della Ue si abbatte sugli aspirapolvere: da settembre 2014, infatti, i nuovi aspirapolvere non potranno più avere un motore che supera la «potenza nominale» di 1600W, mentre dal 1° settembre 2017, la potenza massima verrà ridotta a 900W e il limite di rumore fissato a non più di 80 decibel. Non basta: tra tre anni, la capacità di aspirazione degli apparecchi di nuova generazione dovrà disporre di oltre il 98 per cento da suolo duro e del 75 per cento da suolo morbido. Inoltre, il motore dovrà garantire almeno 500 ore di prestazione. La classifica di ogni apparecchio verrà evidenziata su delle apposite etichette, simili a quelle esistenti sui frigoriferi e lavatrici.


PREZZI - Per il produttore tedesco Miele, leader nel settore degli elettrodomestici, il limite a 900W è una «sfida» non indifferente, mentre l’olandese Philips spiega di avere al momento solo due modelli di aspirapolvere che soddisfano tutti i criteri. Quest’ultimo ritiene però che i prezzi non aumenteranno, perlomeno per quanto riguarda la prima generazione di aspirapolvere, sul mercato da settembre. Sul piede di guerra, invece, il colosso inglese Dyson che ha presentato un ricorso alla Corte di Giustizia. Coi suoi famosi apparecchi senza sacco, Dyson si ritiene svantaggiato. Viceversa, sono esclusi dalla direttiva Ue gli aspirapolvere robot.


RISPARMIO - La modifica, in ogni caso, comporterà una vera e propria rivoluzione sul mercato. La Commissione europea ci ha messo dodici anni per convincere le industrie produttrici ad accettare il nuovo quadro regolamentare. Cosa cambia per il consumatore? Con gli aspirapolvere meno potenti gli utilizzatori risparmieranno circa metà dell’energia rispetto agli apparecchi tradizionali. Non dovrebbe risentirne la capacità di aspirare lo sporco dal suolo. Secondo alcune statistiche gli aspirapolvere vengono cambiati una volta ogni sette-otto anni e utilizzati per una media di circa un’ora al mese.

FONTE CORRIERE DELLA SERA

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