In particolare, secondo quanto ricostruito dagli uffici dell'Antitrust, le tre società del gruppo, Apple Sales International, Apple Italia S.r.l. e Apple Retail Italia hanno messo in atto due distinte pratiche commerciali scorrette: la prima prevedeva che presso i punti vendita e/o sui siti internet apple.com e store.apple.com, sia al momento dell'acquisto che al momento della richiesta di assistenza, non venissero informati in modo adeguato i consumatori sui diritti di assistenza gratuita biennale previsti dal Codice del Consumo, ostacolando l'esercizio degli stessi e limitandosi a riconoscere la garanzia convenzionale del produttore di 1 anno; in secondo luogo le informazioni date su natura, contenuto e durata dei servizi di assistenza aggiuntivi a pagamento AppleCare Protection Plan.

« La lunga attesa del provvedimento dell'Autorità Antitrust a carico di Apple non è stata vana». Con queste parole Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori, commenta la notizia. «In questi mesi - aggiunge Dona - ci sono giunte centinaia di segnalazioni da parte di clienti ai quali era negato il diritto alla garanzia legale secondo quanto previsto dal Codice del Consumo e questo provvedimento fa giustizia di questo comportamento scorretto».
«Valutiamo azioni legali e risarcitorie in favore di chi ha subito danni dai comportamenti illegittimi di Apple. L'ufficio legale della nostra associazione sta valutando anche la possibilità di intentare una vera e propria class action contro il colosso dell'informatica» sottolinea invece il Codacons. «Negli anni abbiamo presentato numerose istanze all'Autorità per la concorrenza, segnalando le scorrettezze sul fronte della garanzia commesse dalla Apple a danno dei consumatori italiani - spiega il Presidente Carlo Rienzi - Finalmente l'arroganza e lo strapotere della società sono stati puniti».
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